Palestina – Inizio della Scuola Salesiana di Comunicazione Sociale in Medio Oriente

Lunedì scorso, 10 ottobre, ha avuto inizio nell’Ispettoria “Gesù Adolescente” del Medio Oriente (MOR) la Scuola Salesiana di Comunicazione Sociale (SSCS). Tale percorso si è aperto con un primo incontro, realizzato in modalità digitale, presieduto dal Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale della Congregazione Salesiana, don Gildasio Mendes, e che ha visto la partecipazione anche del Superiore dell’Ispettoria MOR, don Alejandro León, del Delegato Ispettoriale per la Comunicazione Sociale, don Pier Jabloyan, di cinque giovani missionari salesiani, e dei giovani comunicatori rappresentanti i diversi centri salesiani dell’Ispettoria.

Venticinque sono stati in totale i partecipanti, con circa due persone collegate per ciascuna delle opere o scuole salesiane dell’Ispettoria: Il Cairo – Zeitun, Il Cairo – El Sahel e Alessandria (Egitto); Damasco, Aleppo e Kafroun (Siria); El Houssoun e Al Fidar (Libano); Nazaret (Terra Santa).

Questa prima sessione si è concentrata sulla presentazione dei contenuti e degli obiettivi della SSCS, che si svolgerà concretamente nei prossimi incontri, e ha permesso di realizzare un primo momento di conoscenza e interazione tra tutti i partecipanti. Nei prossimi cinque appuntamenti, seguendo lo schema predisposto dal Settore per la Comunicazione Sociale, la SSCS affronterà 5 argomenti guidati da persone diverse, ciascuna secondo la propria specializzazione:

–     La dimensione biblica della Comunicazione, con don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale.

–     La dimensione sinodale della Comunicazione, con don Harris Pakkam, Direttore Editoriale dell’Agenzia iNfo Salesiana (ANS).

–     La dimensione salesiana della Comunicazione, con don Ricardo Campoli, membro del Settore per la Comunicazione Sociale.

–     La dimensione istituzionale della Comunicazione, con il dott. Fabrizio Vignati, laico collaboratore della Circoscrizione Speciale di Piemonte e Valle d’Aosta (ICP).

–     La Comunicazione e la dimensione della Pastorale Giovanile, con don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile.

A completare il percorso della SSCS nell’Ispettoria MOR ci sarà anche un approfondimento sulla tematica Giustizia e Pace.

“Ci auguriamo che questa scuola rafforzi la nostra missione di comunicazione nel Medio Oriente salesiano, tra centri e scuole, seguendo le orme di Don Bosco, grazie all’accompagnamento che ci viene offerto da tutta la Congregazione Salesiana e in questo caso dal Settore per la Comunicazione Sociale”, ha manifestato nell’occasione don Jabloyan.

Agenzia Notizie Salesiana

Don Cesare Ciman torna alla Casa del Padre

Don Cesare, nasce il 24/09/1936 a S. Giovanni Ilarione (VR) in una solida famiglia cristiana. Riceve il battesimo il 28/09/1936 e la cresima il 27/10/1943.

Entra per la prima volta come aspirante nell’istituto salesiano missionario di Mirabello Monferrato (AL) il 6/10/1950. Fa il noviziato a Villa Moglia (TO) nel 1955 ed emette la prima professione il 16/08/1956.

È destinato all’ispettoria del Medio Oriente, prima ad Aleppo (Siria, 1956-57) e poi a El Houssoun (Libano, 1957-1960) dove consegue la maturità scientifica nel 1959. Svolge il tirocinio nelle case del Cairo (Egitto, 1960-63) dove il 24/07/1962 fa la professione perpetua, e Betlemme (Terra Santa, 1963-64). Studia la teologia a Cremisan (Terra Santa, 1964-68) e riceve l’ordinazione sacerdotale a Gerusalemme il 23/12/1967.

È assegnato alla casa di Alessandria (Egitto) come insegnante (1968-70). Dal 1970 al 1975 ritorna in Italia a Padova dove studia scienze naturali laureandosi nel 1975. Rientra in ispettoria a Beirut come insegnante (1975-76).

Nel 1976 viene trasferito al Cairo El-Sahel e vi rimane fino al 1999. Qui negli anni gli vengono richiesti diversi servizi: insegnante, consigliere, preside e vicario della casa. Nel 1999 rientra in Italia, in famiglia, e vi rimane fino alla morte avvenuta il 07/10/2022 alle ore 22:00.

In questi anni presta il suo servizio alla diocesi di Vicenza ma rimanendo sempre incardinato nelI’ispettoria MOR. D. Cesare apparteneva ufficialmente alla casa ispettoriale di Cremisan. Grati per la sua vita spesa per Dio, i giovani e la

Chiesa, preghiamo il Signore affinché gli conceda il meritato riposo eterno.

Salesiani del Medio Oriente

Sig. GALLO Giulio breve biografia

Il Sig. Giulio nasce a Borgoricco (PD) in seno ad una famiglia tradizionalmente cristiana.

Viene battezzato il 02.02.1938 a Borgoricco e riceve la cresima il 20.02.1946 sempre al suo paese natio.

Entra per la prima volta come aspirante nell’istituto salesiano missionario di Mirabello Monferrato (AL) nel 1950.

Inizia il noviziato a Villa Moglia (TO) il 15.08.1956 e viene assegnato all’ispettoria del Medio Oriente.

Emette la prima professione nel 1957 a Villa Moglia.

Viene inviato a El Houssoun (Libano) a completare i suoi studi superiori dal 1957 al 1959.

 

 

 

 

 

Nel 1959 viene trasferito in Iran dove fa la professione perpetua a Now Shahr il 05.07.1963.

Rimane in questo Paese fino al 1973 svolgendo il suo servizio come factotum, assistente e insegnate.

Nel 1973 l’obbedienza lo destina all’Egitto dove è rimasto fino all’anno della sua morte.

È stato prima ad Alessandria, dal 1973 al 1982, come insegnante e al Cairo El-Sahel, dal 1983 al 2022, da prima come insegnante nel laboratorio di elettronica e poi come factotum.

Si spegne al Cairo dopo una breve malattia il 2 ottobre 2022.

Il sig. Giulio è ricordato come un religioso semplice e generoso, gioviale, appassionato, premuroso, uomo di comunità e preghiera

Salesiani del Medio Oriente

Siria – Il Consigliere per la Regione Mediterranea in Visita Straordinaria nel Paese

(ANS – Damasco) – Nell’ambito della sua Visita Straordinaria all’Ispettoria “Gesù Adolescente” del Medio Oriente, il Consigliere per la Regione Mediterrenea, don Juan Carlos Pérez Godoy, ha visitato tutte le opere salesiane della Siria.

Dal Libano, prima tappa del suo percorso, è partito per Kafroun, la città geograficamente più vicina al Paese dei Cedri, e ha visitato l’opera salesiana locale. Festosa sin dal principio è stata l’accoglienza riservatagli, con circa una cinquantina di ragazzi e ragazze che cantavano in italiano in suo omaggio, alla presenza di animatori, educatori, dei funzionari laici attivi in questa casa, e dei salesiani don Danny Hayek, che lì risiede, don Mario Murru e don Dany Kaurieh, di Aleppo.

Don Pérez Godoy ha incontrato il Consiglio Educativo e l’intera comunità educativa, con i ragazzi e giovani, e ha ascoltato con interesse e partecipazione le esperienze da loro raccontate, arrivando così a conoscere le circostanze e l’ambiente in cui lavorano i salesiani a Kafroun, nonché le difficoltà da loro incontrate a riguardo.

Dopo Kafroun il Consigliere Regionale ha raggiunto Aleppo, dove sorge il centro salesiano “Georges e Mathilde Salem”. Anche in questa seconda occasione ha incontrato ragazzi, giovani e il Consiglio Educativo, ed è stato anche accompagnato in una visita alla città, tra le più colpite durante la guerra, osservando diverse chiese che grazie all’impegno e alla volontà dei fedeli sono già state rimesse in sesto.

Grande festa si è vissuta poi a Damasco, dove gli oltre 350 ragazzi e ragazze che frequentano le scuole superiori e l’oratorio del centro “Don Bosco” hanno celebrato l’arrivo di don Pérez Godoy animando un’atmosfera di gioia e di felicità straordinarie, tra i caratteristici riti folcloristici damasceni.

A Damasco il Consigliere Generale ha percorso le orme di San Paolo, ha vissuto intimamente la storia della sua conversione alle porte di Damasco e ha visitato le aree sante cristiane che sono situate circa a 50 chilometri di Damasco: Saydnaya e Maaloula, con le sue due chiese, dedicate a Santa Thekla e ai Santi Sarkis e Pacho.

Accompagnato dai religiosi attivi a Damasco, don Dany Kerio, don Najib Shennekji e don Felice Cantele, il Visitatore ha avuto modo di conoscere anche il centro salesiano a Maarat Sednaya, così come pure la nuova opera, ancora in ampliamento, del Centro Educativo “Don Bosco” a Jaramana, nei dintorni di Damasco, ch’è stato comunque aperto lo scorso anno per insegnare ai ragazzi e ai giovani del dopo scuola, e che costituisce un rifugio e uno spazio sicuro di studio per i giovani universitari.

Nell’ambito della visita a Damasco il Consigliere Regionale si è radunato con la comunità educativa e il consiglio educativo; ha avuto diversi incontri spontanei con i giovani del centro, partecipando anche alle attività di apertura del campionato di calcio tra le chiese di Damasco e dintorni; e si è incontrato anche con le Figlie di Maria Ausiliatrice, che lavorano sia nell’Ospedale Italiano, sia nell’asilo della scuola.

“La visita di don Juan Carlos in Siria è stata ricca di incontri e piena di spiritualità e di gioia, proprio perché c’è stato un Visitatore che ha percorso lunghe distanze per conoscere un Paese che ha sofferto a lungo per la guerra e che soffre ancora tanti problemi conseguenti alla guerra, che si riflettono in primo luogo sui giovani” hanno commentato i salesiani della Siria.

Agenzia Notizie Salesiana

Libano – L’oratorio salesiano è un’oasi di pace in un contesto di crisi

(ANS – El-Houssoun) – L’Estate Ragazzi, organizzata dai salesiani in Libano, nella casa di montagna di El-Houssoun (distretto di Byblos), si rivela sempre più come oasi di pace, serenità e convivialità, in un contesto sociale, politico ed economico drammatico, inedito nella storia centenaria del Libano moderno.

Vi sono coinvolti circa 800 ragazzi e ragazze: libanesi, siriani e iracheni, con decine di animatori volontari, adeguatamente preparati. I siriani e gli iracheni sono tutti rifugiati, residenti in Libano da vari anni: i siriani sono in attesa di poter rientrare nel loro Paese, mentre gli iracheni aspettano di essere accolti in un Paese terzo. Mentre i siriani sono tutti musulmani e gli iracheni cristiani, i libanesi sono misti, ma nella stragrande maggioranza sono cristiani, conformemente alla demografia della zona e abitano in un raggio di 10-15 km dal centro salesiano. Anche i ragazzi siriani risiedono nella zona; gli iracheni, invece, risiedono nei sobborghi di Beirut, a oltre 40 km di distanza. Per tutti, il trasporto è assicurato, come pure la distribuzione quotidiana di un panino e di una bibita.

Mai la casa salesiana di El-Houssoun aveva conosciuto un’Estate Ragazzi così affollata, anche se la frequenza quotidiana è suddivisa nei giorni della settimana secondo la nazionalità e l’età dei partecipanti (dai 6 ai 15 anni).

Un programma formativo e ricreativo collettivo o in gruppi costituisce il nucleo centrale, affiancato da momenti di attività ludiche libere, soprattutto sportive.

“È impressionante vedere la gioia che brilla sul volto di bambini e adolescenti e l’entusiasmo che ci mettono nel partecipare alle varie attività proposte – scrivono dall’Oratorio – Persino le ragazze musulmane che indossano il velo mettono da parte il loro tradizionale riserbo per lasciarsi coinvolgere dall’atmosfera che le circonda”, aggiungono. Tutto ciò contrasta fortemente con il clima attualmente dominante nel Paese: sfiducia, povertà e, non di rado, miseria, disoccupazione, svalutazione galoppante della lira libanese, instabilità e a volte insicurezza, mancanza di prodotti di base, di medicinali e dei servizi sociali più elementari. Di giorno in giorno, in una crisi che dura ormai da due anni, aggravata dalla terribile esplosione nel porto di Beirut (4 agosto 2020), non si vede alcun spiraglio di luce.

Seminare gioia, fiducia e dare speranza, oltre che dare un aiuto concreto rimane l’obiettivo primario dei figli di Don Bosco nell’attuale situazione del Libano. Si aspetta il giorno in cui la luce finirà per trionfare e allora il Libano tornerà ad essere il “paese-messaggio” descritto dal Papa San Giovanni Paolo II.

Agenzia Notizie Salesiana

Higher Education in the Salesian School in Cairo

Over the years the Don Bosco Industrial Technical Institute in Cairo has been a centre of excellence.

Every year it trains many young people as industrial experts, prepares them to enter the world of work and in this way helps Egypt to a high level of industrial development. In recent months, a number of innovative projects have been developed in the field of renewable energy. We listen to what the people involved have to say:

“In the past three months, the students of Don Bosco have been working on the development of two innovative prototypes to implement solar power. This project was carried out here at Don Bosco in cooperation with AFD, IECD, and Schneider Egypt in order to provide students with the tools and skills needed in the target market,” said the manager of the French Agency for Development.

An Egyptian manager of Schneider says: “The idea of the project is to teach students, the next generation of engineers, to be familiar with new technologies for the use of solar energy. Of course, we know well the shortcomings and difficulties of our country from an economic point of view and rising costs. This is why we are concerned about the next generation of engineers.”

One of the teachers in the school says: “I’m working on a project for a pump which will use the energy generated by the sun through panels, without the use of batteries. We will use it for soil or water or to fill a tank depending on the energy generated in such a way that when the pump has more energy it will produce more water.”

According to another teacher: “The second project is about how to provide a small house with solar energy, in addition to using the national power grid, depending on the availability of the sun.”

Finally, the students: Michael comments: “what is unique about this project is that for the first time we are using solar energy.” Mohammed added: “the use of solar energy will increase in the future and in addition it is a clean energy that does not pollute.” And Joseph concludes: “This project will help me to work better and faster with solar energy, because I had to deal with problem resolution, and this helped me to become a better technician.”