UFFICIO DI SVILUPPO DEL PROGETTO

Chi siamo?

L’ufficio di pianificazione e sviluppo Don Bosco Medio Oriente è stato ufficialmente istituito nel Maggio 2016. La sua sede centrale è ubicata nel centro Salesiano di Cremisan, in Palestina, mentre due uffici locali sono stati aperti in Egitto nel Gennaio 2018 e in Siria nel Luglio 2018.

Con l’approvazione del mandato e dei documenti statutari da parte del Consiglio ispettoriale MOR, gli obiettivi dell’ufficio, le sue procedure e l’agenda operativa sono stati definiti e ora rappresentano la base del sostegno dell’attività dei centri Don Bosco in favore di giovani e bambini svantaggiati ed emarginati in tutto il Medio Oriente.

I nostri valori

La nostra visione: sulla scia dell’insegnamento di Don Bosco, contribuiamo a plasmare un mondo che offra pari opportunità di un futuro dignitoso a bambini e giovani di qualsiasi origine e provenienza, incentrato sui principi dell’umanità cristiana.

La nostra missione si esplica nel supportare i centri Don Bosco del MOR nel rafforzare e massimizzare il loro impatto nel promuovere l’educazione, l’empowerment sociale e lo sviluppo umano dei giovani vulnerabili, portandoli ad essere buoni cristiani e cittadini onesti.

Cosa facciamo

Il PDO MOR persegue tre linee di attività principali nei diversi paesi in cui opera:

  •     Rafforzare l’offerta educativa tecnica e professionale nei diversi Istituti Don Bosco della regione.
  •     Migliorare le opportunità di sviluppo sociale e di responsabilizzazione dei giovani all’interno dei centri e degli oratori Don Bosco.

·      Fornire mezzi di sostentamento e sostegno sociale a rifugiati e migranti.

Come lo facciamo

Il PDO MOR persegue attivamente gli obiettivi citati garantendo:

  • Partecipazione e coinvolgimento dei beneficiari.
  • Sviluppo delle capacità del personale religioso e laico coinvolto nello sviluppo e nella gestione dei progetti.
  • Fornitura di supporto nella pianificazione strategica a medio e lungo termine dei centri DB.
  • Promozione della sostenibilità istituzionale ed economica degli interventi.
  • Trasparenza e responsabilità nei confronti di donatori e partner.

Dove lavoriamo

Equipe di lavoro

General Management

Sede DOP MOR (Cremisan- Terra Santa)

Egypt

Syria and Lebanon

Active projects

C’è sempre SPERANZA – Siria

La guerra civile siriana rappresenta una delle peggiori crisi umanitarie del nostro tempo. La popolazione si è ridotta da 21 milioni a 17 e oggi 13 milioni di persone hanno urgente bisogno di sostegno umanitario, compresi gli oltre 6 milioni di sfollati interni – il 28% dei quali solo nella capitale Damasco – a cui si aggiungono i 3 milioni che vivono in zone difficili da raggiungere. Da metà marzo, inoltre, il governo della Siria ha iniziato ad applicare severe misure di restrizione per contenere la diffusione di Covid-19.

Le attività in tutto il Paese sono ora profondamente influenzate da coprifuoco, dalle limitazioni ai movimenti, chiusura dei mercati e blocco dei commerci. I costi dei beni primari continuano a superare il potere d’acquisto e le famiglie siriane vivono un momento di stress economico inimmaginabile.

Agli effetti diretti della crisi economica si aggiungono le problematiche scolastiche: le scuole funzionano a singhiozzo, e gli studenti (dai bambini delle scuole primarie agli universitari) non sono attrezzati per poter seguire le lezioni da casa, e stanno rimanendo sempre più indietro negli studi.

A fronte di questa situazione, i Figli spirituali di Don Bosco in Siria, attivi a Damasco, Kafroun e Aleppo, sono ormai abituati a lavorare in condizioni di emergenza, e si sono attivati per aiutare le famiglie che, già provate da anni di guerra, si trovano ora a fronteggiare gli effetti della pandemia.

Per questo hanno istituito due diversi programmi di sostegno a chi si trova in difficoltà scolastica: uno che beneficerà 200 bambini, e un altro rivolto a 180 fra studenti degli ultimi anni delle superiori e universitari.

A questi progetti di rinforzo scolastico, se ne aggiunge un terzo, di sostegno economico, a 200 famiglie vulnerabili.

Ogni iniziativa viene portata avanti con l’obiettivo, proprio del carisma salesiano, di prendersi cura dei minori più svantaggiati e di offrire loro quelle opportunità di sviluppo che altrimenti essi non potrebbero conseguire

Perché, come ebbe a dire durante una testimonianza il salesiano siriano don Pier Jabloyan, “chi semina terrore e dolore con la guerra, è destinato a finire nella spazzatura della storia. Ma chi resta con chi soffre, sarà ricordato per sempre”.

Egitto – Vulnerabili e rifugiati

L’ubicazione dell’Egitto tra Medioriente, Africa ed Europa rende il paese una meta di destinazione e di transito per molti rifugiati e richiedenti asilo. Più di 258,000 persone bisognose provenienti da più di 56 diversi paesi risultano essere registrate presso l’Alto Commissariato dei Rifugiati (UNHCR) in Egitto. La maggior parte di esse proviene dalla Siria, Sudan, Etiopia, Sud Sudan, Eritrea, Yemen e Somalia e risiede nelle aree urbane e periferiche del Cairo insieme alle comunità locali. Questa categoria di persone rappresenta un segmento particolarmente vulnerabile in virtù delle numerose e quotidiane sfide a cui è costretta a rispondere. La mancanza di accesso ai servizi, le limitate opportunità di impiego, la precaria situazione economica e i livelli di discriminazione e violenze di cui spesso è vittima, spinge molti di loro a far ricorso a strategie negative di adattamento come contrarre debiti o ridurre le spese per il cibo e altri beni essenziali per la sopravvivenza. Lo scoppio della pandemia ha ulteriormente eroso i già precari mezzi di sostentamento di quest’ultimi, aggravando la possibilità di poter ricorrere a fonti di reddito per accedere a beni di prima necessità.

All’interno di questo quadro, l’Ufficio di Pianificazione e Sviluppo d’Egitto (PDO) in linea con la missione delle opere salesiane d’Egitto è stato chiamato a supportare le fasce più bisognose della popolazione egiziana e di rifugiati attraverso un approccio multidimensionale. Ogni anno più di 1600 persone ricevono assistenza e formazione presso le opere salesiane d’Egitto attraverso un programma che dà loro l’opportunità di accrescere e rafforzare i mezzi di sostentamento e di benessere per mezzo di formazioni professionali e supporto all’educazione; di sviluppare o migliorare le capacità imprenditoriali attraverso formazioni e microfinaziamenti per l’apertura di piccole attività di business; e di rafforzare meccanismi resilienti grazie all’assistenza sanitaria primaria, alla consulenza psicologica e all’accesso a beni di prima necessità.

Missione finalizzata alla creazione di opportunità professionali e lavorative gratificanti per una vita dignitosa e per un pieno coinvolgimento nella società delle fasce più svantaggiate.

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